Volere Volare

Il modo migliore per vincere le proprie paure è mettersi in gioco e fare delle cose che razionalmente non ci verrebbe mai in mente di fare. Vivere in un perenne stato d’allerta, come se qualunque cosa fosse un pericolo quasi mortale, sta cominciando a starmi stretta. Sento che in questa situazione mi perdo tante occasioni e tante esperienze che possono arricchire la mia vita. Quindi ho deciso di iniziare a lasciarmi guidare dall’imprevedibilità del mio ragazzo e seguirlo in alcune esperienze che si sono rivelate belle ed intense. Questi giorni sono stata lontana dal pc, in primis perchè sono venute a trovarmi mia zia e mia cugina, questa cosa mi ha ricaricata a livello emotivo e mi ha fatto sentire per un attimo a casa. Anche con loro mi sono buttata e ho sperimentato il terrore prima, e l’adrenalina dopo, di una traversata in gommone nell’oceano abbastanza incazzato. Racconterò nei prossimi articoli in modo più dettagliato il tutto, per ora mi concentro sul lavoro che sto facendo per combattere la paura e il senso di pericolo che mi blocca in ogni cosa. Non voglio sicuramente diventare una donna da sport estremi, ma vorrei vivere serenamente le piccole avventure che queste isole offrono.

Più prendo coscienza del mio stato ansioso e più riesco a gestirlo, se non ci fosse stato il mio ragazzo probabilmente non mi sarei mai accorta di queste catene invisibili. Ho sempre vissuto nella mia zona di comfort senza rischiare, almeno a mio avviso, più di tanto. Ognuno di noi ha una percezione differente di ciò che può essere una pazzia o un’avventura. Qua sono costantemente messa alla prova dall’imponenza della natura, che rispetto e stimo profondamente. Sento che sono nella strada giusta per uscire da questo vortice. La cosa più importante e fondamentale è ascoltare se stessi con sincerità, accettare di essere fragili e accogliere tutto cercando di ricavarne sempre un insegnamento. Questo aiuta a non lasciarsi andare, a capire che possiamo farcela, dipende tutto da noi.

Pubblicato da Unicorno alla Vaniglia

Spirito vagabondo fin da piccola, mi sono spesso sentita a casa, perchè per me è casa qualunque posto in cui si sta bene. Sono nata in Sardegna, ma ho vissuto la mia adolescenza nel Lazio; dopo il diploma sono tornata nella mia isola. Sappiamo bene quanto è difficile la realtà lavorativa al sud, dopo vari anni ho deciso di mollare tutto quello che avevo costruito, ho fatto un biglietto di sola andata e mi sono trasferita all’estero, ricominciando tutto da zero

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